HOW TO STYLE
Il trench: un’icona che attraversa il tempo
21.10.2025

Con l'arrivo dell'autunno e delle prime giornate più fresche, il trench torna protagonista del guardaroba, confermandosi il capospalla su cui puntare. Nato per proteggere gli ufficiali britannici nelle trincee della Prima guerra mondiale, grazie all’intuizione di Thomas Burberry e della sua gabardine tecnica, si è trasformato in un simbolo di stile globale, capace di unire funzione e allure. Da Audrey Hepburn sotto la pioggia newyorkese a un’intera filmografia che lo ha reso mitico, il trench è un linguaggio condiviso tra moda e immaginario collettivo.
Oggi, l’icona non si limita a resistere ma evolve. I designer ne dilatano le proporzioni, esplorano pelli lisce o goffrate, si divertono con lunghezze maxi e varianti cropped, confermando il trench come il capospalla più duttile della stagione, dalla passerella al wardrobe di ogni giorno.
Il trench più desiderato resta quello nei colori neutri intramontabili, dal beige al cammello, dal grigio polvere al blu navy e nero. Sono colori che si prestano al gioco degli abbinamenti e che valorizzano qualsiasi silhouette. Accanto ai classici, l’autunno porta nuance contemporanee come bordeaux e verde oliva, perfette per chi cerca un accento sofisticato ma non urlato. Sui materiali, al tradizionale cotone gabardine si affiancano lane compatte (calde ma pulite nella linea) e pelli lucidate o matte che strizzano l’occhio a una certa estetica cinematografica. Il risultato? Un armadio modulare dove il trench è la base su cui costruire l’intero look.
Le maison hanno spinto su due direzioni: tagli maxi che sfiorano la caviglia e cropped swingy sopra il ginocchio. Il primo scolpisce la figura con autorità (bellissimo su pantaloni dritti o abiti fluidi), il secondo alleggerisce e rinfresca lo stile, soprattutto abbinato al denim e a calzature basse. Entrambi dialogano bene con il tailoring morbido di stagione e con quella femminilità affilata che abbiamo visto sfilare da Max Mara, dove il cappotto–trench camel resta un manifesto di eleganza funzionale.
Pochi elementi, ben calibrati. T-shirt bianca, jeans indaco a vita alta e trench beige annodato in vita sono l’ABC del casual elegante. Una sneaker pulita o una Mary Jane lucida trasformano subito il registro. Quando la temperatura scende, potrebbe essere ideale inserire un maglione oversize a coste o una felpa con cappuccio sotto un trench dal fit generoso, la stratificazione crea ritmo visivo senza appesantire. Un suggerimento non da poco: il gesto di arrotolare leggermente le maniche lascia intravedere i polsi e alleggerisce l’insieme.
Il trench è un moltiplicatore di autorevolezza, soprattutto nei toni cammello o blu navy. Indossarlo su un tailleur con pantaloni a gamba ampia o su una gonna a tubino può fare la differenza nel look. La linea verticale del capospalla snellisce, la cintura stringe e definisce. Con un completo grigio mélange e décolleté mid-heel, il trench blu crea un equilibrio assolutamente impeccabile. Se poi si desidera un tocco romantico, si può sostituire la camicia con una blusa con fiocco e il contrasto maschile/femminile sarà calibratissimo.
L’eleganza più nuova è quella senza sforzo. Un trench nero (o avorio per un effetto “editoriale”) leggermente aperto sopra un abito midi in satin fa da cornice al look, lasciando che i drappeggi facciano il resto. Completano il tutto degli stivali a punta o décolleté con cinturino. Se invece si ama sovvertire i codici, perché no, si può osare con un trench in pelle: il rimando è cinematografico ma, abbinato a una camicia in seta e orecchini scultorei, risulterà sorprendentemente sofisticato.
Il trench è il compagno ideale dei tempi lenti. Scegliere un modello cropped con maglia grossa, jeans dritti e mocassini con suola importante renderà l’outfit pratico, caldo e contemporaneo. Se piove, basterà optare per una sciarpa XXL in lana e uno stivale rubber che creeranno un gioco di texture e funzionalità pura.
Un trench rivela il meglio di sé nei dettagli: la cintura annodata à la minute, ovvero non troppo perfetta, il colletto appena sollevato nei giorni di vento, i bottoni lasciati aperti per creare movimento. Scelte che sembrano casuali, ma non lo sono affatto.
Anche le texture contano: gabardine compatta per il daily wear, lana per l’inverno in città, la pelle per un’attitudine decisa. Sulle cromie, funziona lasciarsi ispirare dai toni earthy che stanno dominando lo street style e dai marroni visti su celebrity e It-girls: il trench bruno, annodato in vita su denim scuro e camicia bianca, è già una divisa urbana di riferimento.
Qui vince la regola del contrappunto. Di giorno, shopper capienti o hobo morbide; la sera, mini-bag strutturate. Ai piedi, si possono alternare mocassini, anche con suola importante, e ballerine a sneakers pulite; per la notte, stivali a punta o décolleté da 5-7 cm. Una sciarpa XXL in lana ancorata sotto il bavero e un paio di occhiali neri scolpiscono il viso; i gioielli oscillano tra catene sottili di giorno e maxi orecchini di sera. Il beauty? Un rosso labbra saturo cambia il mood in un istante.
Il trench tiene insieme ciò che la moda spesso separa: praticità e desiderio, protezione e charme. È trasversale, dal lavoro al tempo libero, dal viaggio alla sera, e si presta a infinite personalizzazioni. In una stagione che invita alla consapevolezza e a investimenti mirati, il trench coat resta l’acquisto su cui scommettere senza esitazioni perché sempre all’altezza degli stili che cambiano nel tempo.